Scuola - Esercizi classi terze

- Ricostruisci in un testo i caratteri della scuola pitagorica, soffermandoti, fra l'altro, sulla personalità di Pitagora, sul carattere religioso della scuola e il suo orientamento politico.

- Spiega il significato del seguente aforisma eracliteo: "Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo".

- Costruisci un'argomentazione che utilizzi in maniera appropiata dieci concetti chiave di Parmenide:

- Essere e non essere le due vie della ricerca
- Verità e falsità il nulla
- Gli enti il pensiero e il linguaggio
- Gli attributi dell'essere la conoscenza dei sensi
- Apparenza e opinione la terza via


- Quale critica viene rivolta dai sofisti a Parmenide.

- Nel Fedone, Platone offre tre prove dell'immortalità dell'anima: la prima si fonda sulla dottrina orfica della metempsicosi e sulla dottrina della reminescenza; la seconda, sull'affinità dell'anima con l'essere eterno delle idee; la terza, sulla partecipazione dell'anima all'idea di vita.
Ricostruisci l'argomentazione platonica a sostegno della seconda prova.

- Per Platone tra mondo delle idee e mondo sensibile vi sono rapporti che egli definisce attraverso tre concetti: imitazione, presenza, partecipazione. Spiega i tre termini e fai un esempio di rapporto fra idee e mondo sensibile per ognuno di essi.

- Quali sono per Aristotele i significati principali di un ente?
Rispondi utilizzando le seguenti espressioni: -esistere-colore-categoria-molteplicità-sostanza-genere

- Esponi la friflessione aristotelica sulla priorità dell'atto rispetto alla potenza, con riguardo al tempo, all'individuo, alla specie.

- Lo scetticismo muove dalla negazione della possibilità di individuare un criterio di verità. Esponi gli argomenti a sostegno di tale concezione, distinguendo fra conoscenza sensibile e conoscenza intellettuale.

- Secondo Tommaso, la prima divisione dell'ente non é, come per Aristotele, quella tra sostanza e accidente, ma quella tra essenza e atto d'essere. Spiega in un breve testo questa affermazione.

- Confronta la dottrina morale di Tommaso con quella di Platone e di Aristotele, con particolare riguardo ai due punti seguenti:
- Intellettualismo etico e rapporto intelletto-volontà
- Natura del sommo bene